Il cavo orale può rappresentare una spia precoce di patologie sistemiche, in particolare di malattie gastrointestinali da malassorbimento come la celiachia. Questa condizione immunomediata permanente, dovuta all’intolleranza alla gliadina, si manifesta con sintomi gastrointestinali classici, ma anche attraverso forme non classiche (latenti, silenti e atipiche), spesso di difficile riconoscimento. Le forme atipiche, in particolare, possono esordire con manifestazioni orali quali afte ricorrenti e difetti dello smalto dentale, che in alcuni casi costituiscono l’unico segno clinico evidente. Tali manifestazioni, tuttavia, sono frequentemente sottovalutate, ritardando la diagnosi e aumentando il rischio di complicanze, anche gravi.
Afte ricorrenti e difetti dello smalto, riscontrabili in una percentuale significativa di pazienti celiaci, rappresentano quindi potenziali indicatori precoci della malattia. In questo contesto, l’igienista dentale può assumere un ruolo fondamentale nello screening precoce, grazie a un’attenta osservazione clinica e a un’anamnesi mirata, segnalando l’opportunità di ulteriori accertamenti diagnostici. Inoltre, nei pazienti già diagnosticati con celiachia, un follow-up regolare è essenziale per monitorare e prevenire il peggioramento delle alterazioni dello smalto e delle condizioni della mucosa orale.